Il contributo dell’osteopatia alla cura del paziente oncologico
Negli ultimi anni sta crescendo il desiderio di acquisire uno stile di vita più regolare, in particolare attraverso un’alimentazione più sana e il ricorso a cure “dolci”, che mettano al centro l’equilibrio tra corpo, mente e spirito. Questa esigenza è fortemente avvertita anche dai pazienti malati di cancro, che ricercano un approccio globale alla persona e non focalizzato esclusivamente alla malattia. Per questa ragione si rivolgono sempre più spesso a figure professionali che si occupano di terapie non convenzionali, in grado contribuire al miglioramento della qualità di vita, sostenendo le cure mediche tradizionali.
L’Osteopatia non è in grado di influenzare le cellule tumorali o il decorso della malattia, ma come in altre condizioni sistemiche, il trattamento manipolativo osteopatico si pone come obiettivo quello di aiutare il corpo del paziente per permettergli di reagire meglio alla condizione di stress che lo portano ad una riduzione delle capacità energetiche.
Nello specifico, il paziente oncologico può rivolgersi all’osteopata per :
- I sintomi relazionati alla Sindrome da Affaticamento Cancro Correlata (Cancer-Related Fatigue Syndrome) che influenza non solo la fisiologia del paziente, ma ha anche un impatto notevole sulla sua sfera psico-emotiva, riducendo drasticamente la qualità di vita.
- L’aggravarsi di problemi muscolo-scheletrici antecedenti la malattia (es: lombalgia, cervicalgia, dolori articolari specifici ecc.)
- Per problemi muscolo-scheletrici insorti con la terapia chirurgica, associati all’immobilizzazione prolungata o alla presenza di cheloidi/aderenze cicatriziali che possono contribuire a cambiamenti biomeccanici/posturali.
Prima di prendere iniziative personali in tema di terapie complementari, è importante che il paziente consulti il proprio medico curante allo scopo di verificare che tutti gli aspetti dell’assistenza che il caso richiede siano orientati al benessere e al miglioramento della qualità di vita e che non vi siano controindicazioni.
Chiara Rifici, D.O. MSc. Ost. U.K.
REFERENZE
– http://www.cancernews.com.au/osteopathy-and-cancer/
– Managing Cancer Pain With Nonpharmacologic and Complementary Therapies.
Lynette A. Menefee Pujol, PhD; Daniel A. Monti, MD. December 2007. Journal of American Osteopathic Association.
– THE APPLICATION OF OSTEOPATHY AND MANUAL THERAPY IN ONCOLOGY AND IN PALLIATIVE CARE. Agnieszka Wójcik. Sławomir Marszałek. Anna Pyszora. Marian Majchrzycki. 2010.Dysfunctions of the Locomotor System.
– A Critical Review of Complementary Therapies for Cancer-Related Fatigue.
Amit Sood, MD, MSc, Debra L. Barton, RN, PhD, Brent A. Bauer, MD, and Charles L. Loprinzi, MD. Integrative Cancer Therapies 6 (1). 2007 .pp 8-13.
– Cancer-related fatigue syndrome: an osteopathic observational clinical study. Marino Pietro. European Journal of Integrative Medicine. Volume 4, Supplement 1, September 2012, Pages 16–17.
-Effectiveness of osteopathic manipulative treatment (OMT) on the outcome about patients with lymphedema due to mastectomy. Tesi di Chmet Lucia, Dudine Erica, Gemelli Anna, Hervatic Anna, Maffi Agnese, Ruggeri Alessia. Relatore: Vismara Luca DO MROI. Anno 2014-2015. SOMA Istituto Osteopatia Milano.
-Évaluation de l’efficacité d’un traitement ostéopathique sur les effets secondaires et la qualité de vie de patients sous chimiothérapie
FAVIER Nolwenn, GUINET Antoine, NAGELEISEN Méryl, CECCALDI Bernard, PUJADE-LAURAINE Eric, LEFOLL Christine, SOUDAIN-PINEAU Mickaël, TURLIN Catherine, STUBBE Laurent. 2012. La Revue de l’Ostéopathie n°7.